GREEN LASER PROSTATA

Cos’è la tecnica Green Laser e che vantaggi offre?

Il laser è una forma di emissione di energia già nota da tempo e i cui impieghi sono i più disparati.

Ciò che caratterizza un laser è la sua lunghezza d’onda, perché da essa derivano le sue possibilità d’impiego. Il raggio laser infatti rilascia la sua energia sul target verso il quale è puntato, sia esso una lastra d’acciaio da tagliare con precisione micrometrica, sia il tessuto di un organo da trattare chirurgicamente.

Il laser rilascia energia su determinati componenti dei tessuti in base alla sua lunghezza d’onda. In particolare, la tecnica Green Laser riesce a interagire in modo molto specifico con l’emoglobina contenuta nel sangue. Ne consegue quindi che:

  • i tessuti riccamente vascolarizzati come la prostata vengono vaporizzati con elevata efficienza;
  • l’effetto di emostasi, cioè di coagulazione e chiusura dei vasi sanguigni, è particolarmente efficiente.

La tecnica Green Laser fu utilizzata per la prima volta alla Mayo Clinic (organizzazione non-profit che si occupa di pratica e ricerca medica) di Rochester (USA) per trattare l’ipertrofia prostatica in prostate di piccole dimensioni.

La tecnica, successivamente, trovò diffusione in tutto il mondo.

Dapprima venne impiegata un’apparecchiatura che erogava energia a 80W. Gli effetti emostatici si dimostrarono da subito eccellenti, ma l’effetto di rimozione del tessuto risultava subottimale.

Per questo,  si passò piuttosto rapidamente all’impiego di un laser da 120W. Sicuramente la procedura risultava più efficiente che in passato, ottenendo risultati di disostruzione paragonabili alla chirurgia endoscopica tradizionale, ma con sanguinamento inferiore e degenza più breve.

Nella seconda decade del 2000 è stato introdotto un laser da 180W che ha reso la procedura di vaporizzazione prostatica molto veloce.

Nell’arco del tempo anche le tecniche chirurgiche si sono affinate, cosicché oggi con la tecnica Green Laser è possibile trattare prostate con un’ampia gamma di volumi.

Le quattro procedure di intervento con la tecnica Green Laser: vaporizzazione se

Le quattro procedure d’intervento con la tecnica Green Laser. Con la tecnica Green Laser è possibile utilizzare diverse tecniche per risolvere i problemi ostruttivi dovuti a ipertrofia prostatica benigna (IPB) e a seconda delle dimensioni e forma della prostata, della pratica del chirurgo e del tipo di paziente di volta in volta si sceglierà la procedura capace di dare il migliore risultato.
Questo a testimonianza della versatilità che caratterizza la tecnica Green Laser, unica nel suo genere, e lo differenzia da tutte le altre tecnologie a disposizione, compresa la tradizionale TURP. Inoltre, va evidenziato che il chirurgo può utilizzare le tecniche Green Laser in modo graduale, man mano che ha acquisito adeguata famigliarità ed esperienza con la metodica precedente.

Le procedure di intervento con la tecnica Green Laser sono quattro: Vaporizzazione semplice, Vaporizzazione anatomica, Vapoenucleazione e enucleazione o Greenlep. Vediamole insieme.

VAPORIZZAZIONE SEMPLICE
La vaporizzazione semplice è la tecnica di base originaria che tutti i chirurghi possono utilizzare, poiché semplice e adattabile ad ogni prostata. Importante è utilizzare correttamente la tecnica Green Laser, conoscendo la fisica della energia applicata, cioè il concetto di “dose chirurgica”, che si basa sulla potenza, la perpendicolarità, la distanza e la velocità del raggio laser.
Possono essere vaporizzate prostate di tutte le dimensioni in modo sicuro con un massimo di 60 cc di adenoma. In genere, si inizia in alto creando un canale dal collo vescicale fino all’apice, in modo che ci sia un ottimale scorrimento dei liquidi di lavaggio e delle bolle che si generano dalla vaporizzazione così che la visuale sia sempre ottimale. Da qui, poi, si crea un canale centrale di lavoro vaporizzando in parte i lobi laterali; poi si crea un canale ad ore 7 e uno a ore 5 fino alla capsula dal collo all’apice. Successivamente si completa la vaporizzazione del lobo medio e, a terminare, si rifiniscono i lobi laterali, cercando di essere completi fino alla capsula, ma con attenzione a non “bruciarla” per non avere effetti collaterali di tipo infiammatorio.

VAPORIZZAZIONE ANATOMICA
La vaporizzazione anatomica è la tecnica con cui si trova il piano tra adenoma e capsula prostatica, utilizzando un metodo meccanico per il lobo medio, mentre si vaporizzano i lobi laterali. Per noi, questa tecnica è il gold standard dell’utilizzo della tecnica Green Laser, perché consente l’esecuzione di una procedura completa in modo sicuro e quindi stabile nel tempo, senza effetti collaterali. Adatta per tutte le prostate fino a 80 grammi di adenoma e a tutti i tipi di pazienti.
Per raggiungere questi risultati in modo brillante un chirurgo ha bisogno di operare circa 50 pazienti. Si procede come per la vaporizzazione anatomica, ma, dopo avere creato i canali ad ore 7 e 5, si scolla il tessuto centrale meccanicamente trovando un piano ideale tra adenoma e capsula. Questo piano permette di utilizzare l’energia della tecnica Green Laser in modo centripeto e non piu centrifugo con minore rilascio di energia in periferia e quindi con minori effetti termici e quindi con minori sintomi irritativi post-operatori.

VAPOENUCLEAZIONE
La vapoenucleazione è una tecnica ibrida di vaporizzazione ed enucleazione del lobo medio che viene utilizzata con quei pazienti che hanno una prostata con un grosso lobo medio. Si esegue utilizzando la stessa metodica della vaporizzazione anatomica scollando, però, il lobo medio completamente con metodo meccanico. Di seguito, si trova il piano, come si fa nella vaporizzazione anatomica. A quel punto, si spinge delicatamente il lobo medio scollato verso la vescica, dove viene rilasciato e sottoposto a morcellazione. La vapoenucleazione una tecnica di passaggio che sta tra la vaporizzazione anatomica e la Greenlep.

ENUCLEAZIONE O GREENLEP
La enucleazione o greelep è la tecnica che permette di trattare adenomi di grandi dimensioni in modo veloce fino a 200 cc. Si scolla completamente l’adenoma dalla capsula, facendo una buona emostasi con la tecnica Green Laser. È una tecnica che richiede molta esperienza e può avere effetti collaterali significativi, come tutte le tecniche di enucleazione.
Si procede in senso retrogrado iniziando all’apice, incidendolo in modo da scollare lo sfintere dall’adenoma e proteggerlo durante l’intervento da insulti meccanici e termici. Quindi, si procede fino alla base, scollando in modo meccanico e coagulando sulla capsula, cercando di seguire i piani naturali prima lateralmente fino al collo vescicale e poi con particolare attenzione nella parte alta, dove lo scollamento è sempre più difficoltoso. Da ultimo si scolla la parte in basso a ore 6 fino al collo vescicale, incidendolo e rilascinado l’adenoma in toto in vescica e utilizzando il morcellatore per ridurre l’adenoma in frammenti ed aspirarlo sempre per via endoscopica. Questa tecnica è un’alternativa all’intervento chirurgico a cielo aperto. Va eseguita soltanto da chirurghi esperti.

Green Laser: domande frequenti

D. Quanto dura l’intervento con la tecnica Green Laser?

R. La durata di un intervento Green Laser dipende da molti fattori. In linea di massima, tuttavia, possiamo dire che una procedura con la tecnica Green Laser, in ragione della grandezza della prostata da trattare, dura mediamente tra i 30 e i 120 minuti.

D. Quanto tempo porterò il catetere dopo una procedura con la tecnica Green Laser?

R. In genere il catetere viene rimosso 24-48 ore dopo la procedura, ma quest’intervallo varia da paziente a paziente (ad esempio, in presenza di sanguinamento postoperatorio la rimozione del catetere viene procrastinata).

D. Dopo quanti giorni dall’intervento potrò tornare al lavoro?

R. Essendo una procedura transuretrale (per via naturale) non è necessario assentarsi dal lavoro per molti giorni. In genere, una settimana è considerata più che sufficiente.

D. L’eiaculazione dopo l’intervento Green Laser sarà normale?

R. Una procedura di disostruzione con la tecnica Green Laser determina una percentuale variabile di eiaculazione retrograda che oscilla tra il 50 ed il 95% dei casi, come tutte le altre tecniche disostruttive.

D. Perderò urine dopo una procedura con la tecnica Green Laser?

R. Il tasso di incontinenza urinaria è molto bassa. Una certa urgenza nelle minzioni del primo mese postoperatorio può essere presente ed è gestibile con farmaci o piccole attenzioni da introdurre nel proprio stile di vita.

D. Dovrò prendere farmaci specifici dopo una procedura con la tecnica Green Laser?

R. Dopo la somministrazione perioperatoria di antibiotici non è sempre necessario assumere altri farmaci, è tuttavia possibile, caso per caso, adottare strategie farmacologiche personalizzate (antiinfiammatori, antibiotici, anstispastici, antiedemigeni), atte al controllo di eventuali disturbi