Le cause della disfunzione erettile
La disfunzione erettile ha cause organiche e psicologiche, entrambe agenti separatamente o in concorso tra loro o in differenti successioni temporali, anche sovrapponendosi le une alle altre.
- Malattie Vascolari
- Diabete
- Farmaci
- Squilibri Endocrini
- Cause Neurologiche
- Traumi e Chirurgia Pelvica
- Malattia di Peyronie
- Insufficienza Venosa
- Congestione Pelvica
- Cause Psicologiche e Stress
Malattie Vascolari – L’arteriosclerosi, ovvero l’irrigidimento e la restrizione delle arterie, causa la riduzione del flusso del sangue nella rete vascolare corporea, ma anche solo nelle arterie di apporto al pene, che porta alla riduzione dell’afflusso di sangue al pene e quindi all’impotenza erettile. E’ connessa all’età e pertanto è la ragione dell’impotenza nin circa il 60% degli uomini con più di 60 anni; tuttavia ci sono condizioni comportamentali che possono favorirla anche in soggetti molto più giovani, quali spesso sono i fumatori. I fattori di rischio maggiore in ordine di più importante azione sono il fumo, il diabete, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia.
Diabete – Questa malattia è dovuta alla carenza di insulina o al suo errato impiego da parte dell’organismo, per cui il livello di glucosio (il principale zucchero che l’organismo impiega e che circola nel sangue) nel sangue è alto e le cellule lo usano poco e male; la conseguenza è che i vasi, soprattutto quelli piccoli, si alterano riducendo il flusso di sangue e che ila conduzione degli stimoli nei nervi si altera impedendo la attività regolativa anche dei nervi che governano l’erezione.
Farmaci – Esistono numerosi farmaci che inducono direttamente o indirettamente le disfunzioni dell’erezione, compresi quelli per la cura dell’ipertensione, le patologie cardiovascolari, gli antidepressivi ed i tranquillanti, i sedativi, oltre ovviamente l’impiego continuo degli alcoolici, del fumo e delle droghe che nel medio-lungo periodo di tempo produce lesioni neurovascolari.
Squilibri Endocrini – Sono poco frequenti (meno del 5%) le cause ormonali responsabili delle disfunziooni erettive. La carenza del testosterone, meglio della sua forma attiva il diidrotestosterone (DHT), è molto rara e deve essere consistente (il livello ematico del testosterone deve essere minore di 2 ng/ml, del DHT minore di 30 pg/ml) può indurre la riduzione della libido (il desiderio sessuale) e della conseguenza risposta erettile. L’eccesso stabile di prolattina (oltre i 30 ng/ml in condizioni di rilasamento e assenza di assunzione di farmaci) induce la riduzione della risposta erettile con un meccanismo neurale ed endocrino abbastanza complesso.
Cause Neurologiche – Le lesioni del midollo spinale e le lesioni cerebrali, a causa dell’interruzione dei circuiti di controllo dell’erezione e degli stimoli sensoriali è responsabile, nei soggetti interessati e quando non sussitano anche altre cause, della disfunzione erettile. Tra queste le più frequenti sono comunque patologie gravi quali la paraplagia, l’infarto cerebrale, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e di Alzheimer..
Traumi e Chirurgia Pelvica – I traumi della regione lombosacrale e pelvica possono indurre lesioni nel midollo spinale corrispondente e nella rete neuronale pelvica cosicché, sia in modo temporaneo che definitivo, si determina la disfunzione erettile. Analogamente può accadere alla rete vascolare con riduzione del sangue in afflusso (arterioso) che aumento del sangue in deflusso (venoso). Gli interventi chirurgici al colon, in particolare al retto-sigma, alla prostata, alla vescica possono indurre lesioni alla rete neurovascolare pelvica con la conseguenza della disfunzione erettile: ciò può accadere per inevitabili ragioni tecniche o per carente cura nel preservare tale rete, tantoché la tendenza attuale è quella di cercare di conservarla il più possibile anche se non sempre è possibile o se la reazione riparativa postchirurgica riesce ad evitare il danno; i danni temporanei possono dare difetto dell’erezione per circa 2 anni regredendo totalmente o parzialmente anche in tempi minori. La cistectomia e la prostatectomia radicale conseguenti al cancro rimuovono i circuiti nervosi di controllo dell’erezione, ma non quelli relativi all’induzione dell’orgasmo, cosicché pur mancando la prima, non diviene carente il secondo, se non per pore ragioni psicodinamiche.
Malattia di Peyronie – E’ una poco frequente o rara condizione infiammatoria di natura non chiara (microtraumi ripetuti, reazioni auto/disimmuni, alterazioni metaboliche locali) che produce riparazioni cicatriziali retrattive che rendono rigida la zona interessata dei corpi cavernosi impedendone l’espansione erettile; quando è localizzata in una piccola area induce ipercurvatura con concavità dalla parte della lesione; quando più estesa induce un difetto nell’espansione del/dei corpi cavernosi e relativa disfunzione erettile. La rigidità può indurre anche un consistente dolore anche per lesioni piccole che generano disfunzione erettile di tipo protettivo.
Insufficienza Venosa – Quando le vene ed il loro sistema di valvole non sono in grado di trattenere il sangue nel pene, l’erezione si attiva, ma non rimane stabile. Le ragioni di tale effetto sono dovute a lesioni venose determinate da cause diverse sia organiche che psicodinamiche.
Congestione Pelvica – La rete venosa pelvica drena il sangue dal retto-sigma, dai testicoli, dalla prostata, dalla vescica ed è una rete di sfogo delle tensioni venose dell’addome superiore (fegato e milza in particolare). I processi disfunzionali ed infiammatori di tali organi, in particolare del retto-sigma e della prostata inducono, generalmente sui tempi medi, la congestione venoso-linfatica dell’area con determinazione dello squlibrio circolatorio e dei meccanismi di drenaggio cosicché si attivano stimoli protettivi e meccanismi di carente tenuta venosa che portano alla disfunzione erettile o al suo opposto acuto (erezione persistente con trombosi dei corpi cavernosi, il priapismo) che poi rievolve in insufficienza venosa. Alla disfunzione erettile può essere associata la presenza di emorroidi.
Cause Psicologiche - La depressione, i sensi di colpa, le preoccupazioni, lo stress, l’ansia concorrono ad inibire la risposta erettile e della libido (desiderio sessuale). Frequentemente ciò è dovuto alla comparsa di disfunzione erettile per una o più delle cause precedenti, attivando il quadro persistente di disfunzione erettile da paura per la prestazione… una specie di circuito che tende a chiudersi su sé stesso. Tale situazione finisce per amplificare le vere ragioni della disfunzione erettile.
La diagnosi della disfunzione erettile
La accurata valutazione clinica, dei dati storici e comportamentali, terapeutici precedenti ed in corso danno indicazioni relative alle possibili cause che poi devono essere indagate con gli specifici esami in relazione a quanto emerso come maggiore probabilità prima e per passi successivi per le ragioni meno probabili. La accurata sintesi dei dati raccolti consentirà di definire il quadro complessivo, senza sottovalutazioni, da sottoporre a terapia.
Esami sul sangue e sulle urine – I test sul sangue possono essere utili per determinare le condizioni generali che interferiscono con la capacità erettile: ove le condizioni cliniche lo richiedano possono essere determinati i livelli ormonali (testosterone totale e libero,. DHT, LH, FSH, prolattina, talvolta degli ormoni tiroidei) in almeno 3 campionature, tenendo conto degli stati di stress; i livelli di colesterolo e trigliceridi, di glucosio, le transaminasi e la bilirubina, il profilo proteico, il livello di creatinina. Altri parametri utili sono l’esame delle urine e l’emocromo. Tutti i test indicati servono a verificare le eventuali ragioni extragenitali della disfunzione erettile.
Test di funzionalità erettile – sono i test che verificano il flusso di sangue nel pene e nei vasi di afflusso e deflusso (rete perlvica ed iliaca), la conduzione degli impulsi nei nervi, il tono muscolare, lo stato strutturale dei tessuti penieni e degli organi dell’area pelvica:
- Ecografia Dinamica Peniena – si esegue la valutazione ecografica della struttura e dei flussi ematici del pene in flaccidità e in erezione indotta con l’iniezione intracavernosa di un vasodilatatore (prostaglandina) in dose opportuna; ciò consente anche di verificare il tempo di reazione per ottenere l’erezione ed il tempo di cessazione e/o riduzione della stessa.
- Conduzione dei nervi penieni – sono test che applicano stimoli in grado di verificare se la reattività dovuta alla buona conduzione sia presente: comprimendo il glande lo sfintere anale si deve contrarre se tutto funziona bene. Per situazioni più specifiche o ove il test reattivo dimostri tempi di lunga latenza si provvede con elettrostimoli a mezzo di elettrodi opportunamente applicati così da registrare i difetti di conduzione sia sensoriale che effettrice. Può essere applicata una vibrazione elettromagnetica registrando la sua percezione ai diversi livelli del pene in relazione a differenti intensità: la carenza di percezione è un indice di difetti della trasmissione nei nervi sensitivi.
- Rilevazione delle erezioni notturne (NPT) – poiché durante un sonno tranquillo e soprattutto nelle fasi REM si hanno circa cinque erezioni spontanee, la loro rilevazioni è un indice di buona funzione degli eventi automatici, quantomeno di buona conduzione nervosa e di buon flusso del sangue; tuttavia poiché i meccanismi di induzione erettiva nel sonno e nella veglia sono differenti, tale rilevazione non è necessariamente significativa per questioni puramente psicodinamiche ed è utile solo qualora siano totalmente assenti altre ragioni organiche. Questo tipo di erezioni si attiva circa ogni 90 minuti e possono durare anche circa 30 minuti: in generale la loro presenza garantisce che almeno questioni neurovascolari di rilievo siano assenti, ma non che siano assenti ragioni organiche. La registrazione può essere eseguita con fascette a strappo che resistono a tensioni differenti e quindi la capacità tensiva erettile è data da quelle che si spezzano, oppure con fascette connesse ad un elettrodo di registrazione (in generale una alla base ed una sotto al glande) che registrano la tensione indotta sul sensore contenuto nella fascetta.
Esame della prostata e dei testicoli – entrambi gli organi devono essere valutati con cura poiché alterazioni strututrali e funzionali possono essere alla base di una disfunzione erettile. Frequente è la disfunzione erettile dovuta a congestione della prostata per processi infiammatori in quanto questi modificano sia i flussi di sangue, in particolare la rapidità di deflusso che può aumentare, che l’efficacia della trasmissione degli impulsi nei nervi.